“Lo scioglimento del comune di Roma è inevitabile, sarebbe quindi il caso che Marino si dimettesse, stessa cosa dovrebbe fare Zingaretti. Le collusioni con l’attuale gestione del Comune e con l’attuale Consiglio sono palesi ed evidenti. Emergono giorno dopo giorno con il ruolo di molti, assessori, capigruppo ed esponenti di punta del partito democratico. Non si può negare l’evidenza. È scandaloso quello che dice Sabella, un magistrato prestato a Marino per fare da foglia di fico. le sue tesi giustificazioniste fanno ridere. È ancora più scandaloso l’atteggiamento di Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione. Dalle otto alle quattordici fa il moralista, dalle quattordici alle venti fa il giustificazionista per conto di Renzi, giustificando ora Marino, ora De Luca. Siamo ad uno stravolgimento, della realtà e del diritto. Il fatto che lo scandalo coinvolga tutti i settori politici, e chi ha sbagliato dovrà pagare, a qualsiasi partito appartenga, non ci impedisce di chiedere un atto di trasparenza. Le collusioni sono sotto gli occhi di tutti. Buzzi ha pagato perfino gli stipendi dei dipendenti del Partito Democratico. Persone sono state certamente elette in tutte le liste grazie ai soldi ottenuti da Buzzi. L’infiltrazione quindi è palese. Per molto meno sono stati sciolti comuni piccoli e grandi. Se non lo si facesse saremmo ad una responsabilità penale che dovremmo denunciare nelle sedi competenti. Ecco perché le dimissioni sono un atto di saggezza che eviterebbero un braccio di ferro inevitabile. Uomini e donne avvisati, mezzo salvati”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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