Renzi scopre che l’Ue non ha una politica estera e che la questione libica è allarmante. In un editoriale del Corriere della sera stesso tono. Come ci si è potuti occupare della Libia senza preoccuparsi del dopo Gheddafi? L’unico che lo fece all’epoca fu Berlusconi. Forza Italia rivendica la lungimiranza del suo leader che rimase inascoltato quando voleva impedire una guerra in Libia. Ma le scellerate scelte di Obama e Sarkozy, supportate dal nostro Capo dello Stato Napolitano, imposero la destituzione di Gheddafi e un vuoto di potere che ha dato vita a nuove guerre. Oggi il generale Khalifa Haftar, che vanta rapporti con gli americani, sta tentando il colpo di Stato. Ma che ne sarà della Libia? E che rapporti potremo avere noi con questo generale? Berlusconi disse a chiare lettere che non pensare al dopo Gheddafi era una follia. Oggi ci troviamo nell’esatta condizione da lui prevista. In politica non ci si improvvisa. Paghiamo gli errori dell’epoca direttamente, con una impennata del business dei clandestini, dovuta anche alla presenza delle nostre navi fin quasi al confine delle acque libiche pronte a soccorrerli. Renzi ha voluto fare il capo del governo e ora dia anche una politica estera al nostro paese. Dica cosa vuol fare, che rapporti avere con la Libia, scelga da che parte stare. Non basta trincerarsi dietro l’Europa. Faccia scelte chiare, iniziando con l’interrompere Mare Nostrum.
Roma, 20 maggio 2014