In Libia è ancora una volta guerra. Il generale Khalifa Haftar ha assaltato il Parlamento e le vittime aumentano. Oggi si riparla di emergenza libica ma la verità è che quello che sta accadendo era facilmente prevedibile. Ed è il frutto della fallimentare politica estera di Obama che in maniera irresponsabile insieme a Sarkozy, e con il sostegno di Napolitano, vollero la sciagurata guerra in Libia. La morte di Gheddafi ha causato solo un vuoto di potere che ha alimentato il golpe di questi giorni. Chi ha finanziato Khalifa Haftar? Chi ha concesso che la Libia diventasse terra di nessuno, in preda a bande in lotta tra loro? Si dia merito a Berlusconi di aver cercato di evitare questo disastro. Fu l’unico, inascoltato, che si oppone alla guerra contro la Libia. Conosceva quella terra e sapeva che si sarebbe aperto un vuoto enorme. Anche Napolitano preferì ascoltare i venti di guerra americani e francesi. Berlusconi aveva ragione. Non solo nuovi morti, ma anche nuove partenze di immigrati diretti sulle nostre coste nell’indifferenza totale dell’Unione europea e nell’incapacità del nostro governo di dire basta a operazioni fallimentari come Mare Nostrum. Sono queste le conseguenze di scelte pessime. Serve una politica estera credibile e seria urgentemente. Renzi si renda conto che governare vuol dire anche di questo.
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