“Sulla cosiddetta proposta Zan è indispensabile un confronto. Gli articoli 1, 4 e 7 vanno rivisti come affermano giuristi laici e cattolici, osservatori di tutti i settori della politica e della cultura, e anche autorevoli esponenti del movimento femminista. In particolare l’articolo 1 con l’autodichiarazione di genere, al di là di qualsiasi evidenza fisica o processo di trasformazione in atto, introdurrebbe una rivoluzione antropologica in contrasto con la Costituzione e lo stesso Presidente della Repubblica non potrebbe firmare una legge che contenesse l’articolo 1 così come è scritto. Quindi a tutela della libertà, della verità e del diritto bisogna modificare la legge in alcuni punti, per punire più severamente chi compie violenze a causa di pregiudizi sessuali, ma evitando di introdurre principi incostituzionali. Il Quirinale non potrebbe avallare una scelta di questo tipo. Sia il parlamento a evitare un imbarazzo grave per tutte le istituzioni della Repubblica”.
Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia
Roma 29 Giugno 2021