“Se si tratta soltanto di punire discriminazioni e violenze con sanzioni aggravate, bastava approvate un testo diverso da quello cosiddetto Zan. Abolendo l’articolo che consente a chiunque di dichiarare il genere di appartenenza modificandola anche continuamente, con una confusione antropologica inaccettabile. E cancellando le attività promozionali nelle scuole che non si capisce bene a chi sarebbero affidate e che contenuti potrebbero avere, sottraendo ai genitori una responsabilità educativa su bambini soltanto di 6 o 7 anni. Si restringa quindi il campo alla questione delle maggiori sanzioni per chi commette violenze o atti discriminatori e si cancelli dalla legge Zan tutto ciò che appare un condizionamento ideologico, l’introduzione di reati di opinione non definibili, l’abolizione poi di una appartenenza di genere che potrebbe essere indefinita e in continuo mutamento in base a ciò che una persona dichiara di percepire in quel momento”.
Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia
Roma 13 Maggio 2021