Attendiamo i testi definitivi della proposta sul mercato del lavoro. Riteniamo pero’ indispensabile una riforma che modernizzi l’Italia e che rispetti gli impegni presi in sede europea dal precedente governo Berlusconi e che sono alla base dell’azione del governo Monti. Ovviamente, scegliere strumenti legislativi lenti ed inefficaci metterebbe in discussione i contenuti della riforma. E’ quindi necessario valutare quegli strumenti che possano portare a decisioni definitive in tempi ragionevoli. Il Parlamento dovra’ certamente dire la sua, come abbiamo sinora fatto su ogni decreto del governo. Ma scegliere vie ordinarie vorrebbe dire vanificare questa importante riforma e disattendere gli impegni con l’Europa. La necessita’ e l’urgenza derivano proprio dalla intese che l’Italia ha assunto in ambito Ue. Sarebbe strano se vicende cosi’ importanti venissero valutate per esigenze politiche in modo diverso in ambito istituzionale. Ha poi ragione Alfano. Se Bersani volesse imporre la sua volonta’, dovrebbe prima acquisire un mandato elettorale che non ha e che forse non avra’ mai.
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