Il governo deve mantenere aperta la strada del confronto con le parti sociali. Far saltare il tavolo sulla riforma del mercato del lavoro sarebbe da irresponsabili. Al tempo stesso i sindacati non possono restare ancorati a vecchi tabu’. Servono regole moderne e nuove opportunita’, senza ledere i diritti dei lavoratori. Nessuna discriminazione, piuttosto nuovi incentivi all’assunzione e norme che tutelino il merito. L’articolo 18 non puo’ quindi rappresentare un ostacolo insormontabile ad una riforma organica. Piu’ dialogo e meno imposizioni in materia di lavoro.
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