“Ma i fautori della cittadinanza facile per gli immigrati li leggono i giornali? Sono al corrente di quanto accade, della storia dei terroristi che hanno seminato morte nelle città europee o come al solito continueranno a riempirsi la bocca con la retorica sull’integrazione a tutti i costi? Si conferma l’atteggiamento totalmente scollegato dalla realtà di chi considera la cittadinanza un mero fatto burocratico e non una conquista, una condivisione consapevole dei nostri valori, della nostra cultura. La nazionalità italiana di uno degli attentatori di Londra lo dimostra chiaramente. Non è lo status sulla carta di identità che rende uno straniero un italiano. Ed è poi vergognoso il silenzio sulle violenze subite dalle italiane sposate agli islamici come lo era la madre di questo terrorista. Una donna che è stata ripudiata perché non accettava la poligamia cui era costretta dal marito. La vicenda di Zaghba e della sua famiglia ci offre ulteriori elementi per impedire che la legge sullo ius soli venga mai approvata. Siamo stufi delle chiacchiere sulla cittadinanza facile e su finti modelli di integrazione. Lo ius soli è una norma sbagliata che non sarà mai approvata”.
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