“Nella Commissione Antimafia c’è come Vicepresidente Cafiero De Raho, ex magistrato grillino, che presiedeva la Procura Nazionale Antimafia all’epoca dei fatti. Cafiero De Raho non è indagato, non è accusato di nulla, però lui era lì quando succedevano queste cose. Può rimanere a fare il Vicepresidente della Commissione Antimafia che deve fare delle verifiche anche sul suo operato? Questo non è possibile. Quindi il grillino Cafiero De Raho deve lasciare la Commissione Antimafia perché non può indagare su un’attività che lo ha visto comunque coinvolto. Non voglio arrivare a conclusioni, ma c’è un profilo di opportunità chiaro. Fuori Cafiero De Raho dall’Antimafia”. Lo ha dichiarato il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, intervenendo a Tgcom. “L’Antimafia torni ad occuparsi del caso “dossieraggio”. Poi il Riesame, la Procura faranno quello che devono fare, ma noi dobbiamo andare fino in fondo a questo che è uno dei più grandi scandali della storia repubblicana. C’è stato Striano, ci sarà stata una colpa in vigilando di Laudati che era il magistrato che doveva verificare o di altri. Noi questo dobbiamo accertarlo. Abbiamo già sentito mesi fa il procuratore Cantone e il Procuratore Antimafia attuale, Melillo. La vicenda è solo all’inizio e non alla fine. Ci sono dunque due binari: uno della magistratura che farà quello che ritiene, e uno della Commissione Antimafia. La Procura Nazionale Antimafia, presidio supremo di legalità, non può essere al centro di sospetti di questa natura, un colabrodo da cui qualcuno poteva fare indagini, accessi, controlli e mandarle ai giornali. Noi della Commissione siamo al lavoro per fare chiarezza” ha concluso Gasparri.
Roma 3 settembre 2024