“Sulla stretta dell’immigrazione bisogna andare avanti. Per quanto riguarda la questione delle ONG, bisogna ripristinare subito la norma per la confisca delle loro imbarcazioni. Vengono in Italia? Scaricano clandestini? L’imbarcazione resta qui e non viene più utilizzata per aiutare i trafficanti di persone. Sul piano internazionale, invece, ovviamente l’Italia deve perseguire le vie della diplomazia per affrontare il tema immigrazione. Serve un dialogo e un confronto. Ma, come ha osservato il Vice Presidente del Consiglio, Tajani, le reazioni francesi sono apparse ‘sproporzionate’. Quando la Francia minaccia di far saltare l’accordo sulla ricollocazione degli immigrati deve tener conto che questa misura è stata largamente disattesa. Come ha ricordato con chiarezza il Ministro dell’Interno Piantedosi, da quando è stato siglato quell’accordo che prevedeva la ricollocazione di appena 8mila clandestini (in Italia ne sono sbarcati 90mila) ne sono stari ricollocati appena 117, ovverosia lo 0,13% degli arrivati. La Francia ne ha accolti addirittura soltanto 38, pari allo 0,04% di quelli sbarcati in Italia. Di quale denuncia di accordi parliamo? La Francia eviti francamente argomentazioni paradossali. Annullare un accordo che non è stato attuato è una minaccia assai scarsa. Capiamo che Macron è incalzato dall’interno dalla Le Pen che non vuole sbarchi in Francia. Ma noi siamo incalzati dalla realtà e dalla insopportabilità di un onere solo italiano dei viaggi dei clandestini nel Mediterraneo. In Italia oggi ci sono un Governo e una maggioranza diversa. Vogliamo certamente rispettare gli accordi con la Francia a partire dal trattato del Quirinale. Ma dobbiamo anche rispettare il trattato con gli italiani che ci hanno dato la loro fiducia e che esigono, giustamente, una politica orientata alla sicurezza e alla fermezza in materia di immigrazione. Chi ha accolto lo 0,04% degli stranieri da ricollocare ha ben poche minacce da rivolgere all’Italia. Ci si confronti, si negozi, ma non ci si arrenda”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 11 novembre 2022