“Sui barconi, attraverso i quali criminali scafisti riescono a trasportare sulle coste italiane grazie all’aiuto delle Ong migliaia e migliaia di immigrati al giorno, ci sono anche degli jihadisti. Il governo Gentiloni-Renzi non può voltarsi dall’altra parte di fronte alle conclusioni cui è giunta la Procura di Palermo al termine di un’operazione che ha smantellato un traffico di persone tra la Tunisia e l’Italia. Sospetti ce ne sono sempre stati. Il ministro della Giustizia Orlando in Parlamento aveva già detto che uomini di fiducia dell’Isis svolgono un ruolo cruciale di controllo e di indirizzo nella gestione dei flussi migratori verso il nostro Paese. Sappiamo che terroristi che hanno colpito in Europa sono passati in Italia. Adesso si scopre che il terzo attentatore di Londra era un italo-marocchino già fermato perché sospetto alle nostre forze dell’ordine. Ora i magistrati di Palermo confermano che tra i criminali presi oggi ci sono persone ricercate perché sospettate di terrorismo e che la banda rappresenta un pericolo per la sicurezza nazionale. Hanno transitato e stazionato da noi? Sono stati ben presenti in Italia? Ma cosa aspettiamo a fermare gli sbarchi? E cosa si aspetta a varare legge internazionali speciali per trattenere tutti i soggetti ritenuti una minaccia perché legati al fondamentalismo islamico? È tempo di agire. La solidarietà del giorno dopo non serve. Leggi speciali subito e stop invasione o ci ammazzano tutti”.
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