“In apertura di seduta ho chiesto che il governo venga immediatamente in Aula al Senato a riferire su quanto sta avvenendo sul fronte immigrazione. Il 27 luglio scade l’accordo di Sophia. Qual è la posizione dell’Italia? È inutile partecipare a ulteriori summit internazionali se prima non si ha un ampio confronto parlamentare in cui il governo possa dire con chiarezza quale strada intende prendere per fronteggiare i continui sbarchi. Avendo la commissione Difesa del Senato approvato all’unanimità un documento di indirizzo che riguarda in particolare l’attività delle Ong nel Mediterraneo, avere un confronto preventivo potrebbe rafforzare il mandato del governo in Ue. Finora dall’Europa abbiamo ricevuto solo porte in faccia, mentre l’invasione di clandestini continua. Serve una svolta immediata, con la chiusura dei nostri porti e con un vero blocco navale. Questo è quello che chiediamo al governo e su cui pretendiamo chiarezza davanti al Parlamento. Già abbiamo costretto Gentiloni a fare marcia indietro sulla scellerata legge per regalare la cittadinanza facile agli immigrati, che non avrebbe trovato il consenso del Senato e che non sarà mai approvata neanche in autunno. Faremo lo stesso sul fronte immigrazione, costringendo il governo ad affrontare le sue responsabilità. Restiamo quindi in attesa di comunicazioni sulla disponibilità del governo a riferire al Senato”.
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