“Le tesi di FI cominciano ad affermarsi. In Europa ci si rende conto che le operazioni navali in corso sono catastrofiche e incoraggiano solo l’attività degli scafisti, che trasportano clandestini in Italia provenienti da tutta l’Africa. Si incomincia a parlare di un blocco navale, termine un tempo bandito dalle belle anime, che però dovrebbe essere affidato alle autorità libiche. Autorità che francamente non appaiono nella condizione di attuarlo. Si mette nel mirino anche l’attività delle Ong, che con loro navi svolgono un ruolo ambiguo di sostegno ai trafficanti di uomini. Quello che abbiamo detto si rivela vero e fondato. Serve subito un’inversione di tendenza a livello internazionale ma anche da parte dell’Italia. Basta quindi con Eunavfor Med, si acceleri il dialogo con le autorità libiche e si realizzi una svolta urgente. Nessuna politica di controllo del territorio italiano potrà essere realizzata se l’afflusso di clandestini continuerà nelle attuali dimensioni. Il pentimento europeo e italiano dimostra che avevamo ragione. Resta il fatto che per ora registriamo solo intenzioni. Quando sarà il momento dei fatti?”. Lo dichiarano in una nota congiunta i responsabili della Consulta sicurezza di FI, sen. Maurizio Gasparri e on. Elio Vito.
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