“Continuano gli sbarchi in Italia, ma anche le morti nel Mediterraneo. Solo ieri almeno 250 persone sarebbero annegate, stipate in gommosi sovraccarichi. Lo denunciamo inascoltati da tempo: più viaggi, più morti. E lo diciamo anche al governo Gentiloni, che ha varato un decreto sull’immigrazione che non fermerà questa catena. Intanto registriamo con soddisfazione che al Senato il presidente della commissione Difesa, Latorre, ha voluto su sollecitazione mia, del capogruppo Romani e del sen. Alicata, svolgere un’indagine conoscitiva sul ruolo delle Ong presenti nel Mediterraneo. Ci sono inchieste in corso, ci sono non pochi lati oscuri da chiarire sulla funzione di queste Ong, sui legami con i mercanti di persone e sul perché tutte portino gli immigrati in Italia e non altrove. Leggiamo intanto risibili giustificazioni sulla stampa da parte di qualche nota Ong. Ma la verità è che le loro navi sono a pochi metri dalle coste della Libia, sono le prime a soccorrere i barconi e in alcuni casi sembra addirittura che siano state avvisate in anticipo delle partenze. È tempo di fare chiarezza su tutto ciò, capire se ci sia un business mascherato dietro la scusa dell’intervento umanitario mentre in realtà si aiutano solo gli scafisti. Senza considerare che ogni nave ha un costo notevole che alcune Ong, soprattutto le più piccole, non potrebbero sostenere in base a mere donazioni. Questo scandalo deve finire. Come devono finire le partenze e quindi le morti di cui le Ong sono corresponsabili”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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