“Il governo Gentiloni non può assistere da spettatore inerte di fronte a quanto sta emergendo sulla presenza di alcune Ong nel Mediterraneo e sul business dei clandestini. Il procuratore di Catania Zuccaro ha avuto il coraggio di dire ciò che in tanti sospettavamo sugli ambigui rapporti tra trafficanti di persone e Ong. Ora si scopre che una analoga inchiesta, con intercettazioni e tabulati che attesterebbero i legami tra scafisti e Ong, da tempo la sta portando avanti anche la Procura di Trapani e che ci sarebbe addirittura un dossier dei nostri Servizi con documenti chiarissimi provanti i legami tra criminali e Ong. Anche dai lavori dell’indagine della commissione Difesa del Senato sono emerse verità inquietanti soprattutto sul ruolo della Guardia costiera mentre si stanno confermando le preoccupazioni sul finanziamento opaco soprattutto delle Ong più piccole, nate da poco, con sede a Malta. È tempo quindi di agire. Di fronte a quanto si sta affermando è inimmaginabile proseguire con questa politica dell’auto invasione. Giusto aspettare che le Procure facciano il loro lavoro, va bene attendere la conclusione dell’indagine del Senato, va perfino fatto un distinguo tra le Ong per non cadere in generalizzazioni, ma sarebbe intollerabile se il governo non prendesse decisioni immediate per fermare gli sbarchi. Esiste poi un dossier dei Servizi? Ed è compatibile la presenza del grillino Tofalo nel Copasir dopo quanto si è venuto a sapere sul suo conto in merito a contatti con trafficanti di armi in Libia? I Presidenti di Camera e Senato che ne pensano? Si agisca subito, altrimenti l’accusa di complicità con i criminali sarebbe più che fondata”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
Share this post