“Ha perfettamente ragione Silvio Berlusconi nella sua lettera pubblicata oggi dal Giornale. L’Europa ha fallito molti obiettivi, la politica imposta dalla Merkel e dalla Germania sta portando la costruzione comunitaria ad un pericoloso fallimento. Ma la soluzone non è quella di Tsipras. Perché un barcaiolo di Ponza deve pagare un’iva che è il doppio di quella pagata da un barcaiolo di Corfù? Perché un lavoratore di Velletri deve attendere dieci anni in più di un lavoratore di Salonicco per andare in pensione? Perché dobbiamo finanziare dei privilegi che la Grecia vuole continuare ad avere? Tsipras è un comunista con ricette fallimentari che insieme a Varoufakis rappresenta un pericolo per il suo popolo. Sono due irresponsabili incapaci, che hanno promesso l’impossibile e oggi, come quelli che giocano d’azzardo nei casinò, rilanciano disperati non sapendo più che cosa fare. Che il centrodestra faccia di Tsipras un simbolo è un’assoluta follia. Si può non stare con la Merkel ma non inseguire un demagogo vaniloquente come Tsipras. Bisogna ricostruire l’Europa e bisogna che in Italia quelli che non hanno supportato Silvio Berlusconi quando affermava delle verità facciano ampia autocritica. Già nel 2011 era chiaro che bisognava correggere la politica di austerità. Quando Berlusconi ha detto con chiarezza agli euroburocrati come stavano le cose, la sinistra italiana ha tifato contro il nostro Paese e contro la verità. L’Europa non può sfasciarsi perché è già troppo piccola per reggere la concorrenza sleale di cinesi e indiani. Ma deve cambiare passo e programmi. E quelli nuovi per lo sviluppo e la crescita non possono certo essere dettati da una coppia da cinepanettone come il duo dei comunisti greci, che certamente da parte nostra possono ricevere fischi e non applausi”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).