“C’è Profumo di marcio nelle nomine fatte dal governo Gentiloni. Una lottizzazione mono-cultuale. Tutti piddini, tutti preferibilmente renziani. E la conferma è l’avvocato Bianchi, presidente della chiacchierata Fondazione Open presieduta da Renzi. L’intreccio tra ruoli fiduciari dei renziani di prima linea e ruoli in holding controllate dal governo si rafforza in maniera evidente. Hanno strepitato sui presunti conflitti di interesse del passato, rafforzano quelli pro domo loro del presente. Profumo ha perso molti miliardi quando ha gestito autentici disastri – basta ricordare la catastrofe del Monte dei Paschi di Siena -, ma non si è perso una primaria del Pd. Fin dalla prima ora era in coda a votare per i suoi eroi. Se non è voto di scambio questo, che cos’è? Una persona condannata dai risultati pessimi che ha accumulato, estranea da logiche imprenditoriali di respiro internazionale come quelle che devono caratterizzare la gestione di Leonardo, solo per motivi di simpatia e di servilismo politico viene collocato su quella ambita poltrona. Siamo insomma a una lottizzazione che profuma di antico e di stantio. Terremo i riflettori puntati, anche notando che per alcuni una condanna vale la sostituzione, mentre per altri gravi indagini non hanno messo in discussione conferme non del tutto meritate”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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