“Ma quando reagiranno i magistrati seri contro i colleghi che finiscono per screditare tutta la categoria? Dobbiamo sopportare ancora a lungo Di Matteo che alimenta letture politiche infondate di vicende che hanno devastato la vita italiana? Invece di indagare su Ciampi e Scalfaro, che cancellarono il carcere duro per i boss mafiosi, si cercano di alimentare nuove speculazioni contro Berlusconi con ricostruzioni inaudite, intollerabili, inaccettabili. Del resto, la conferma della faziosità di alcune sacche della magistratura l’abbiamo avuta giorni fa quando Esposito, già esponente di quella sezione della Cassazione che condannò Berlusconi, è andato a comiziare al Pantheon davanti a una piazzetta di grillini. Alcuni di questi togati però non si limitano a fare i militanti quando vanno in pensione. Fanno scelte di parte anche quando sono al servizio dello Stato. Di questo tipo di persecuzione Berlusconi è stata la vittima principale e toccherà agli elettori rinnovargli fiducia proprio per rispondere all’uso politico della giustizia che prosegue in modo gravissimo. Gli Esposito e i Di Matteo sembrano militanti politici prestati, ieri e oggi, alla magistratura. Il problema della politicizzazione della giustizia è una piaga italiana”
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