“Pur avendo idee molto diverse dalle sue, ho sempre avuto rispetto per Andrea Orlando. Non vorrei che adesso debba pagare anche lui un tributo agli ideologismi della sinistra visto che è impegnato nelle primarie del Pd. Leggo infatti con sconcerto che in materia di intercettazioni vuol chiedere a colpi di fiducia una delega al Parlamento per girarla ai capi delle Procure che dovrebbero scrivere le nuove nuove. La ‘legge Pignatone’ in materia di intercettazioni sarebbe una mostruosità. Orlando sa benissimo che la separazione dei poteri, legislativo, esecutivo e giudiziario, è il fondamento stesso della democrazia. Già i magistrati invadono la scena politica ed anche quella parlamentare da decenni costringendo l’Italia a un pensiero unico. Ora, affidare a Pignatone e c. la riscrittura delle norme sulle intercettazioni è un’ipotesi intollerabile. Ne parlerò nelle prossime ore in Parlamento perché non accetto un’Italia in cui siano i togati a decidere tutto. Non voglio un’Italia in cui le norme sulla giustizia le debbano scrivere persone come il già procuratore aggiunto di Roma e attualmente alto esponente della Cassazione Nello Rossi, sulle cui vicende mi soffermerò nel mio intervento di mercoledì pomeriggio al Senato. Orlando non si renda responsabile di quello che ai miei occhi appare un misfatto. La ‘legge Pignatone’ non si può fare e lo diremo con chiarezza”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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