“Mercoledì 18, a quasi dodici anni dai fatti e nove dall’avviso di garanzia, riprende, presso il Tribunale di Modena, il processo di primo grado a carico dell’ex Ministro dei rapporti con il Parlamento e Vicepresidente della Camera, Carlo Giovanardi. Già due volte il Senato della Repubblica si è espresso solennemente in Aula, l’ultima volta martedì 10 dicembre all’unanimità, sollevando il conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale, certificando che gli interventi svolti a suo tempo in sede istituzionale e fuori dal Parlamento dall’on. Giovanardi rientrano nell’ambito delle opinioni per le quali i parlamentari non possono essere chiamati a rispondere in base all’art. 68 della Costituzione. L’attività totalmente gratuita svolta a suo tempo da Giovanardi, a favore di imprenditori modenesi incensurati, colpiti da interdittive antimafia infondate, è stata poi ripresa dal Parlamento, che ha imposto per legge di sentire gli imprenditori prima di colpirli con una interdittiva. Recentemente poi il Consiglio di Stato, come allora sostenuto da Giovanardi, ha sancito che ‘i meri deferimenti alla Autorità Giudiziaria, anche quando abbiano ad oggetto i cosiddetti reati-spia, non sono idonei da soli a concretizzare i presupposti per l’adozione della interdittiva, in mancanza di più specifiche considerazioni della Prefettura in ordine alla loro valenza indiziante del pericolo di condizionamento’. È davvero incredibile che il potere giudiziario voglia continuare un processo per le opinioni espresse in Parlamento, non curandosi delle delibere del Senato e non attendendo la decisione della Corte Costituzionale, in maniera tale da dover ritenere che anche il Consiglio Superiore della Magistratura debba interessarsi della questione”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Roma 17 dicembre 2024