“Ho presentato una interrogazione al Ministro dell’Istruzione sollevando il caso dell’iniziativa promossa dall’ANPI di Roma e patrocinata dal Campidoglio in occasione delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, il 10 febbraio. Il progetto destinato alle scuole, infatti, invece di ricordare i tragici fatti del confine orientale che portarono all’esodo di migliaia di italiani e ad un vero e proprio eccidio culminato con le torture e gli infoibamenti dei nostri connazionali, si pone su tesi giustificazioniste. Le vicende delle Foibe e del confine orientale rappresentano una triste pagina di storia italiana dimenticata per molti anni e che soltanto da poco, grazie al lavoro delle associazioni e di una parte politica, è stata finalmente portata alla luce arrivando, appunto, all’istituzione di una giornata commemorativa. Ma a quanto pare non è così per tutti e l’ANPI, che evidentemente guarda ancora con nostalgia alle efferate gesta del compagno Tito, riprende una vergognosa prassi antistorica che purtroppo ha dominato per gran parte del secolo scorso e che finalmente sembrava estinta, così come il comunismo che l’aveva alimentata. Esigiamo quindi l’intervento immediato del Ministero affinché vieti qualsiasi incontro di questo genere e ci auguriamo che anche la Raggi ascolti l’appello che arriva dalle famiglie di chi ha sofferto sulla propria pelle quei tragici fatti e cancelli il proprio sostegno ad un vero e proprio incontro negazionista. Nel contempo, invece, ringrazio la Rai che ha accolto la mia sollecitazione per trasmettere il film Red Land-Rosso Istria, che racconta per la prima volta la verità sulle foibe e sul martirio di Norma Cossetto. Avevo infatti invitato la Rai ad inserire il film nel palinsesto in vista del Giorno del Ricordo e l’azienda ha condiviso questa iniziativa e lo trasmetterà su Rai Tre l’8 febbraio in prima serata
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