“Una resa sul fronte dell’immigrazione alimenta le forze politiche estremiste. Questo è il messaggio che arriva dalla Germania. La Merkel ha ottenuto un risultato che, visti i tempi, può apparire anche ragguardevole. Ma ha perso molti punti per la sua politica confusa in materia di immigrazione. Bisogna riflettere su questo dato e guardare più a un Ppe modello Orban, il leader ungherese che ha messo un argine all’afflusso di clandestini, che non a un Ppe stile Merkel. La leader tedesca, che sembrava voler impartire lezioni al mondo, farebbe bene a prendere un po’ di ripetizioni da Berlusconi. È stato il nostro leader a fare una politica di realismo sul fronte immigrazione, puntando a degli accordi con i paesi del Nord Africa per bloccare le partenze e proponendo una politica di aiuti affinché quei popoli cercassero la strada dello sviluppo e del lavoro a casa propria. Siamo quindi noi di FI che possiamo dare un’indicazione all’Europa e proporre, in vista delle elezioni italiane, una linea di fermezza – come abbiamo fatto ottenendo il regolamento sulle Ong – che impedirà il rafforzarsi di proposte estremiste. Per quanto riguarda la sinistra, registriamo la débâcle che oggi c’è in Germania e che domani ci sarà in Italia. Schulz fu individuato dallo stesso Berlusconi come una delle figure più ridicole della sinistra europea. I risultati dimostrano che anche in questo caso il nostro leader aveva visto giusto. Brutta sconfitta poi anche per Macron, che alle elezioni per il rinnovo del Senato perde consistentemente seggi rivelandosi sempre più un ‘fenomeno’ destinato a sgonfiarsi”.
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