“Ha mille ragioni Tajani nel puntare il dito verso le burocrazie che, ignorando i programmi liberali del centrodestra, cedono a pulsioni deteriori. Dei novelli emuli della Stasi, che opprimeva ‘le vite degli altri’ nell’allora Germania Est, vorrebbero nominare apparatchik del Mef nelle società che ricevono contributi pubblici. Un conto è esigere che i soldi pubblici vengano utilizzati per finalità corrette, altro è spedire in giro ‘commissari’ di Stato da infilare chiunque. Questo obbrobrio va cancellato. Come altri errori di chi pensa di poter agire a proprio piacimento. Abbiamo già deciso che non ci sarà nessuna riduzione del turn over nel comporto sicurezza-difesa e, come altre volte, diremo no alla sugar tax. Invece di mandare lettere minacciose o concepire spot ridicoli questi funzionari cerchino di far funzionare le loro teste e curino semmai gli accertamenti fiscali per i colossi del web, che versano zero o quattro spiccioli. Le ragionerie imparino a ragionare e contino fino a cento prima di emulare Honecker (studino chi sia questo cattivo esempio che forse ignorano)”.
Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri
Roma 1 novembre 2024