“Ho presentato un disegno di legge per l’istituzione del Ministero per il cinema, gli audiovisivi e il digitale. Il fine è quello di garantire un trattamento specifico alla cultura del cinema, stante il presente complesso e le difficoltà che lo stesso attraversa, e di contribuire alla rinascita di quello italiano. Ad esempio, in Francia il Centre national ducinéma et de l’image animée sostiene l’economia cinematografica, audiovisiva e multimediale, promuove prodotti, tutela il patrimonio. E come ha ricordato il noto regista Pupi Avati in recenti interviste, già col governo Ciampi e col governo Amato,il Ministro dei beni culturali Alberto Ronchey avvertì la necessità di un Ministero per il cinema, gli audiovisivi e il digitale in un momento in cui la tradizione e la cultura del cinema erano produttivi. ‘Se allora serviva un Ministero per il cinema, gli audiovisivi e il digitale, pensa quanto servirebbe oggi che il cinema sta morendo”, ha dichiarato il regista in una intervista. Quindi un Ministero ad hoc dovrebbe occuparsi solo di cinema cioè dalle sale cinematografiche alle produzioni, alla qualità dei film, però con persone competenti della materia, che non devono simultaneamente occuparsi della festa di paese, degli scavi di Pompei, della musica dal vivo e dell’editoria e nello stesso tempo di Netflix e di come finanziare i film. Di recente si è parlato molto, a Roma, delle numerose sale chiuse che potrebbero essere riconvertite in centri commerciali o avere altre destinazioni d’uso, sebbene il problema sia di portata nazionale. Il presente disegno di legge si compone di un unico articolo che modifica il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, proponendo quindi l’istituzione di un Ministero per il cinema, gli audiovisivi e il digitale”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Roma 16 aprile 2025