“In Italia spesso si ritiene di risolvere i problemi con l’aumento o l’inasprimento delle norme ma, in realtà, basterebbe la piena applicazione di quelle vigenti. Recentemente ho contestato l’omicidio del maresciallo Carciello, accoltellato da due americani, i quali sono stati condannati prima all’ergastolo, poi uno di loro ha avuto uno sconto di pena fino ad arrivare ad una condanna irrisoria di 11 anni e ha passato tutta l’estate agli arresti domiciliari dalla nonna a Fregene. In casi come questi sarebbe stata necessaria almeno la certezza della pena. Ma molto dipende dalla magistratura. Anche per quanto riguarda la droga c’è una norma che consente al detenuto tossicodipendente, con una condanna fino a sei anni, di scontare la pena agli arresti domiciliari in una comunità terapeutica. Quindi le norme ci sono, ma spesso non vengono applicate dalla Magistratura. La stessa Magistratura che ritiene che l’Egitto, meta di 15 milioni di italiani, sia un posto pericoloso dove non mandare i clandestini, mentre la Germania o la Svezia li mandano in Afghanistan e in Iran, non considerandoli Paesi pericolosi. Non dico che la magistratura è l’unico problema di questo Paese, ma è sicuramente il problema principale”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Fi, Maurizio Gasparri, ai microfoni dei giornalisti a Modena
Roma 8 novembre 2024