“Alfredo Mantovano è una persona saggia ed equilibrata che conosco da tempo. Se anche lui ha dovuto parlare del ‘cronico sviamento della funzione giudiziaria, che deraglia dai propri confini e decide le norme, le politiche sui temi più sensibili e chi le deve applicare’, ha dovuto aggiungere che la magistratura ‘erode la sovranità popolare e si fa establishment’ e denunciare il fatto che ‘la magistratura obbedisce nella degenerazione correntizia a criteri di potere’. Penso che tutto ciò vada tenuto nel massimo conto. Invece, leggiamo le temerarie parole di Nello Rossi, un ex magistrato che offende il governo, il Parlamento e la democrazia. E offende lo stesso Mantovano, dicendo che il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha ‘ormai imboccato senza remore la strada tracciata dai suoi colleghi, politici di professione’. Quasi che dedicarsi alla politica e, quindi, rappresentare la democrazia sia un errore. Rossi in questo modo mostra ancora una volta la sua arroganza, parlando peraltro di ‘accuse gravi e indiscriminate alla magistratura’ e facendo altre affermazioni contro la politica e la democrazia. Quando poi Rossi dice che bisognerebbe citare ‘casi specifici’, io posso parlare proprio di lui, avendo subito da Rossi una ingiusta e iniqua persecuzione personale, smentita poi dalle sentenze. Quindi io sono testimone e vittima dell’uso politico della giustizia fatta da Nello Rossi e lo sfido a un pubblico contraddittorio. Semmai in Senato, luogo per lui abituale, come ben sanno lui e la sua famiglia”. Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Roma 8 aprile 2025