“Leggo sul principale quotidiano del Paese il bilancio dell’attività di un magistrato, tale Colace, che opera da anni a Torino. È stato protagonista della vicenda che ha visto vittima l’ex senatore del PD, Stefano Esposito, che era sotto indagine nel 2017 e che ha visto archiviata la sua posizione dopo ben 2589 giorni. Ma Colace non è stato solo protagonista di questa vicenda, che ha colpito e danneggiato in maniera gravissima e irreparabile Stefano Esposito, si è occupato anche di altre vicende finite nel nulla. Tre ex sindaci sono stati indagati a Torino per inquinamento ambientale, ma sono stati prosciolti dopo quattro anni. Sono state mosse ad un ex sindaco ed ex assessore alla cultura accuse di irregolarità riguardanti la gestione del Salone del libro, anche queste finite nel nulla dopo cinque anni. Il Capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, è stato ingiustamente accusato di falso elettorale ed è stato prosciolto, con formula piena, nel novembre del 2023. Nel bilancio di Colace, da quanto leggiamo, si aggiungono anche fallite accuse di associazione mafiosa e di corruzione a un noto imprenditore torinese, con un’accusa nata nel 2017 ed archiviata soltanto sette anni dopo. Che cosa deve fare altro questo Colace per essere messo alla porta? Poi la magistratura pretende di essere rispettata in un Paese in cui assistiamo a episodi di questa natura? Che fa il CSM? Che dice il Presidente del CSM che sarebbe il Presidente della Repubblica? Che fanno a Via Arenula i tanti magistrati che occupano quel Ministero dove montano e smontano leggi e da dove pretenderebbero di dettare le regole di comportamento al Parlamento e al Governo? Colace è il simbolo della situazione della magistratura italiana. Se non cambia questa Istituzione, la Repubblica non si risolleva. La magistratura da risorsa del Paese, della libertà delle istituzioni e della garanzia è diventata una tragedia autentica. Colace lo faremo Presidente della Repubblica forse perché rappresenta al meglio tutto ciò?”, così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Roma 5 dicembre 2024