“Ieri in occasione dell’audizione del Tenente colonnello Canale, leale e storico collaboratore del giudice Paolo Borsellino, il membro della Commissione Antimafia, Scarpinato, nel fare una domanda, ha utilizzato una circostanza assolutamente inopportuna. Rivolgendo di fatto valutazioni critiche nei confronti del Colonnello De Donno, già esponente di punta del Ros e tra i protagonisti dell’investigazione denominata inchiesta mafia-appalti. De Donno, come Mori, come Subranni e come altri, è stato assolto in via definitiva dopo anni di ingiusta persecuzione da parte della magistratura palermitana, vicenda che Scarpinato ricorderà benissimo. Ieri, dimostrando che c’è un conflitto di interesse grande come una casa sulla sua presenza in Antimafia, nel fare una domanda al Canale ho usato una circostanza impropria, inopportuna e non corrispondente all’esito giudiziario finale della vicenda riguardante De Donno. Canale, ha dimostrato ieri, come De Donno, come Mori, come Subranni, quali siano gli eroici carabinieri che hanno aiutato Borsellino, che hanno combattuto contro la mafia e che sono stati attaccati da alcuni settori della magistratura, che dovrebbero chiedere scusa a queste persone, non fargli domande inopportune. Questa vicenda di ieri viene portata da me a conoscenza dei Presidenti della Camera e del Senato per valutare il comportamento assolutamente inaccettabile verificatosi in Commissione Antimafia. C’è chi crede di essere padrone del mondo, ma non è più così”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, membro della Commissione Antimafia.
Roma 30 settembre 2024