“La vicenda Open Fiber deve essere avviata ad un chiarimento, convocando Renzi, Starace e tutti quelli che hanno realizzato questo scempio. E anche Giavazzi, che pare volle alimentare, stando a Palazzo Chigi, una scelta assurda. Creare un’altra rete di telecomunicazioni, per fare concorrenza a quella esistente, corrisponde alla decisione di costruire un’altra autostrada, da Roma a Milano, accanto a quella esistente, solo per fare un dispetto all’esercente di quella in funzione. In pratica questo è stato fatto a suo tempo. Imponendo all’Enel, che non si occupa di telecomunicazioni ma di energia, di realizzare una rete, che poi in sostanza non c’è, creando Open Fiber e sprecando una montagna di soldi. Adesso gli azionisti pubblici sono sommersi dai debiti crescenti di Open Fiber e Renzi chiede le dimissioni di questo e di quello, quando dovrebbe andare davanti agli italiani e chiedere scusa per un disastro, che a molti sfugge ancora. Perché si tratta di una materia apparentemente tecnica. In realtà sono miliardi pubblici dei cittadini bruciati per una scelta incredibile che ha un nome e un cognome: Matteo Renzi. Lo si chiami a rispondere di queste scelte. E si chieda anche a Giavazzi, che diffonde consigli non richiesti da decenni, se, fra i tanti errori che ha suggerito a Draghi, *ci siano* anche quelli relativi a Open Fiber. Credono che finisca qua? Hanno sbagliato. Siamo in Parlamento e qui ci si sta per parlare. Parleremo. Altroché se parleremo”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Roma 3 settembre 2024