“Il gruppo di Forza Italia si unisce al ricordo di Marco Biagi a 23 anni da quella tragica sera, che ricordo perfettamente, quando le cronache furono interrotte dall’annuncio drammatico che arrivava da Bologna. Le Brigate Rosse, che avevano conosciuto in anni precedenti i loro orrendi ‘fasti’, se così li possiamo definire, con un colpo di coda drammatico riproposero la loro presenza con D’Antona a Roma, con Biagi a Bologna e con altri fatti che ricordiamo come grandi tragedie della vita italiana. Quella ultima e feroce ondata delle Brigate Rosse ha seminato lutti anche tra le forze di Polizia. Ma Marco Biaggi va ricordato anche per la proficua eredità che ha lasciato sotto il profilo della legislazione del lavoro. Le iniziative che Biagi ispirò nel campo del lavoro, tra il 2003 e il 2008, contribuirono alla crescita del tasso di occupazione, che salì dal 56% al 59%. Attualmente, ed è uno dei dati di questa stagione, siamo al 63% e bisogna incrementarlo ancora di più, ma abbiamo superato 24 milioni di lavoratori dipendenti, buona parte a tempo indeterminato, sull’onda anche di quella idea del mondo del lavoro. Un’idea non conflittuale, un’idea in cui la flessibilità veniva sposata con un principio di inclusione e di garanzia, anche a tutela delle donne e dei più giovani. Con quella flessibilità abbiamo anche garantito alle imprese maggiore adattabilità ai diversi cicli economici. Quindi accanto al cordoglio per la scomparsa di Biagi, resta un monito importante nella legislazione del mondo del lavoro, nella necessità di una modernità delle regole che accanto alle garanzie deve anche consentire all’impresa la possibilità di usufruire di nuovi strumenti. Questa è l’eredità di Marco Biagi. C’è un prima e un dopo Biagi nel mondo del lavoro. E non c’è nessuna politica sociale più importante della creazione del lavoro, non c’è nessuna risposta alla ricerca di dignità che non la creazione del lavoro, che dà libertà e autonomia alle persone”. Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, intervenendo in Aula durante la commemorazione di Marco Biagi.
Roma 19 marzo 2025