“Davvero inquietante il clima celebrativo con cui sono state commemorate le giornate del G8 di Genova di 20 anni fa. In televisione e in tante altre occasioni mediatiche si è fatta l’apologia in sostanza di chi ha seminato violenza nella città ligure. Sappiamo bene quanto è avvenuto e abbiamo preso atto di alcune condanne che non vogliamo assolutamente contestare. Tuttavia trasformare quelli che hanno seminato violenze in una specie di profeti della libertà è veramente un modo singolare di stravolgere i fatti. Ho sentito in televisione dire che Giuliani si copriva con un estintore che in realtà cercava di scagliare contro i carabinieri. Tutti siamo rimasti sgomenti per la morte di quel giovane ragazzo. Ma ricordiamo il clima di violenza e di aggressione alle forze dell’ordine che si visse in quei giorni a Genova. L’apologia dei no global, dei black bloc, degli organizzatori di un appuntamento che non esprimeva dissenso ma manifestava con violenza contro qualsiasi istituzione non è assolutamente condivisibile. Quelli furono giorni di orrore e di violenza. Ci fu una pianificazione internazionale che precedette l’aggressione al popolo in divisa che fu la premessa di fatti successivi che certamente vanno anche quelli giudicati con severità. Ma stiamo assistendo a un cambiamento delle carte in tavola davvero sorprendente. I promotori delle manifestazioni di Genova e i partecipanti andarono lì per aggredire, per colpire, per far prevalere la violenza sulla democrazia, la dialettica e la legittima critica. Negarlo a 20 anni di distanza è veramente un’operazione disdicevole”.
Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia
Roma 21 Luglio 2021