“Quando a Zhou Enlai, braccio destro di Mao Zedong, negli anni ’60 chiesero un giudizio sulla rivoluzione francese, che c’era stata più di 150 anni prima, rispose che ‘era troppo presto per pronunciarsi’. Non voglio imitare Zhou Enlai, ma credo che anche per quanto riguarda i fatti di questi giorni in Francia sia ancora presto per trarre delle conclusioni assolute. Semmai mi verrebbe un titolo per spiegare la situazione: ‘La mia Africa’, per spiegare il rapporto della Francia con la realtà africana. Rapporti coloniali consumati poi negli anni ’50-’60 con mille lacerazioni, guerre, tra cui ricordiamo la rivolta di Algeri. De Gaulle andò al potere proprio sull’onda di quella vicenda: una crisi francese nata con la fine dell’epoca coloniale e in cui prese il potere, in modo quasi traumatico in un Paese di grande storia democratica. Quindi il problema dell’interazione con questo tema c’è dall’epoca di De Gaulle e arriva fino ad oggi nelle periferie francesi in cui vivono ormai persone da generazioni, ma evidentemente male accolte o male integrate. Una ultima riflessione sul Ministro dell’Interno francese Darmanin, che fino a qualche giorno fa dava lezioni all’Italia sui temi dell’immigrazione e ora si trova a dover affrontare problemi ben più importanti”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri vicepresidente del Senato a L’Aria che Tira su La7
Roma 3 luglio 2023