“Un conto è, per lealtà, sostenere Guido Bertolaso, condividendo la decisione che Berlusconi aveva preso con Meloni e Salvini i quali, poi, hanno tradito questo l’impegno. Altro è cedere alle suggestioni di Renzi, di un nuovo patto del Nazareno, di una subalternità al Pd. Pierferdinando Casini, in un’intervista, torna su questo tema e prospetta una sorta di grande coalizione tra chi aderisce al Ppe e il Pd. Non è questo l’obiettivo che può essere accettato da FI, al cui interno quasi tutti rivendicano una posizione bipolare, alternativa alla sinistra, di difesa della famiglia e dell’impresa. È vero che c’è un’offensiva di forze anti politiche, ma non per questo dobbiamo cedere ad essere il perno di una proposta alternativa alla sinistra. Alcuni, all’interno del centrodestra, pensano che con un po’ di propaganda, guadagnando mezzo punto, faranno qualcosa di utile. In realtà rischiano soltanto di spaccare quell’alleanza tra il centro e la destra che è stato il miracolo realizzato da Berlusconi in Italia. Miracolo che deve essere preservato e riproposto per il futuro superando l’impazienza di chi non avrà mai i numeri per vincere e evitando di cedere alle sirene che propongono un consociativismo subalterno al Pd e a Renzi. Così facendo si ucciderebbe immediatamente tutta l’area moderata. Il pensiero di Casini è rispettabile, ma FI deve ribadire con chiarezza, nella sua natura moderata di partito aderente al Ppe, di voler essere la locomotiva di uno schieramento che si oppone alla sinistra e che rappresenta altri progetti, altri valori. Su questo non è ammissibile alcuna ambiguità”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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