“Invito pubblicamente la Rai a fare una riflessione su alcuni rapper improvvidamente coinvolti da Conti nel festival di Sanremo. Perfino il Comune di Roma, gestito dalla sinistra, di fronte alle giuste proteste per i toni molto violenti, sessisti e di offesa delle donne di canzoni di alcuni personaggi, come Tony Effe ed altri, ha deciso di cancellarne la presenza al concerto di fine anno che si terrà nella Capitale. Non si capisce perché invece il servizio pubblico dovrebbe trasformare l’importante palco di Sanremo in una tribuna per persone che, probabilmente anche a causa di una mancanza di cultura, divulgano, soprattutto tra i ragazzi, linguaggi e stili di vita assolutamente inaccettabili. La Rai è finanziata dai cittadini e non può essere trasformata nel megafono dell’Italia peggiore. Pertanto, invito pubblicamente i vertici dell’azienda a non fare il tappetino del Conti di turno ed a cancellare dal Festival personaggi che non sono espressione della musica italiana, ma soltanto di una subcultura di scarto che offre cattivi esempi e usa un linguaggio deteriore. Dire che a Sanremo questi linguaggi sarebbero banditi non serve a nulla. Si offre una grande ribalta popolare a gente che non la merita. Non servono dibattiti sociologici. Ma decisioni chiare e immediate. I soldi dei cittadini bisogna meritarseli”. Lo dichiara il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri
Roma 15 dicembre 2024