“L’imponente manifestazione di piazza San Giovanni cambia le cose. Il popolo della famiglia ha fatto sentire forte e chiara la sua voce. Parlamento, partiti, informazione, istituzioni cattoliche devono prenderne atto. Leggi assurde contro la famiglia costituzionale e contro il diritto naturale non se ne possono fare. C’è poi da dire che se nel 2007 il family day fu frutto della saggia guida del cardinale Ruini, ora l’evento appare ancora più grande perché ha registrato il silenzio preventivo di tv e giornali, la fuga di alcune organizzazioni cattoliche sconfessate dalla propria base che si è recata in massa a Roma, il mancato sostegno di alcuni delegittimati funzionari dell’episcopato italiano, emersi per la loro irrilevanza nel dibattito di questi anni. Ai commentatori che anche oggi scrivono sciocchezze in quantità, ricordiamo che Papa Francesco, più citato che letto, sta parlando in continuazione in modo chiaro, direi duro, contro delirio gender, matrimoni gay e altre assurdità. Molti hanno lodato in questi giorni il ‘compagno’ Bergoglio per l’enciclica sull’ambiente perché non l’hanno letta. Vadano al punto 155. Troveranno parole chiare contro unioni gay, gender e altre confusioni. Noi comunque difendiamo la famiglia, pur cattolici, non per ragioni confessionali, ma in nome del diritto naturale e della famiglia costituzionale. Sarà battaglia. E nel rispetto dei diritti individuali diremo no a matrimoni e adozioni gay. Una posizione largamente prevalente in Italia e nel centrodestra”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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