“Ho portato il mio saluto alla ‘Marcia per la Vita’ che si tiene a Roma ritenendo fondamentale l’impegno di quanti si battono in difesa della famiglia naturale, a favore della paternità e della maternità, per ottenere leggi più giuste e più eque. Questa manifestazione cade in un momento di confronto sulla cosiddetta proposta Zan, che non si limita, come sarebbe giusto, a punire più severamente i protagonisti di fatti di violenza, ma con gli articoli 1, 4 e 7 vuole stravolgere l’identità di genere delle persone, introdurre nuovi reati di opinione, stravolgere la vita della scuola perfino per i bambini di sei o sette anni. L’articolo uno con la dichiarazione in base alla semplice percezione sull’appartenenza di genere determinerebbe una svolta antropologica della società che va discussa e va evitata. Chi vuole impedire confronti in parlamento su questa legge assume una posizione stalinista e intollerante. Vogliamo un confronto ampio e vogliamo che si distingua la giusta sanzione aggravata delle violenze, da altre questioni che non possono essere introdotte nel nostro ordinamento creando una confusione totale e impedendo un confronto democratico”.
Roma 22 Maggio 2021