“È molto probabile che l’aereo in volo tra Parigi e Il Cairo sia stato colpito dal terrorismo islamico. Bisogna prendere atto che il presidente egiziano Al Sisi rappresenta in questo momento un baluardo all’offensiva fondamentalista che ha nel mirino anche, per non dire soprattutto, un paese come l’Egitto. Il mondo occidentale ha già fatto molti errori, incoraggiando le primavere arabe. Fu proprio Obama, con un discorso all’Università del Cairo, a dare un segnale di apertura che si è rivelata una scelta sbagliata e suicida. L’Italia, prima di continuare un’offensiva politico-diplomatica contro l’Egitto di Al Sisi, conti fino a dieci perché non vorremmo che tornassero al Cairo Fratelli musulmani o personaggi di quel genere. Le vertenze aperte devono trovare delle risposte, ma alla luce di questo nuovo attentato tutto il mondo occidentale e l’Italia in primo luogo, chiamata a confrontarsi con il caos libico, devono considerare l’attuale governo egiziano una realtà positiva. Questo va detto con chiarezza. Non ci sembra che dalla Farnesina e dintorni abbiano piena consapevolezza di questa evidente realtà che emerge con ancora più prepotenza di fronte a un probabile nuovo attacco del terrorismo islamico”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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