“Deve essere raccolto il grido d’allarme degli editori italiani. E Forza Italia se ne farà interprete nel Parlamento ma anche sollecitando l’attenzione del governo, già promotore con il sottosegretario Barachini e con la presidenza del consiglio di importanti iniziative. Bisogna trovare risorse per aiutare un settore che è in difficoltà, soprattutto a causa del saccheggio digitale, attuato tramite i giganti della rete da chi ruba i contenuti editoriali, per la cui realizzazione le imprese fanno ingenti investimenti. Tuttavia troppi se ne appropriano e li divulgano gratuitamente, creando un forte squilibrio. C’è poi un’altra questione che ho posto all’attenzione del governo: i bandi di gara dovrebbero essere resi noti non più attraverso la pubblicazione sui giornali, ma mediante un apposito sito. É un impegno che l’Italia ha assunto anche nell’ambito delle vicende riguardanti il Pnrr. Ne siamo tutti consapevoli. Tuttavia non può essere ignorato quanto ha affermato l’Autorità nazionale anticorruzione nei giorni scorsi, esattamente il 24 gennaio 2024, rilevando che il sito sul quale si dovranno rendere note tutte le notizie riguardanti i bandi di gara, non funziona in maniera adeguata. C’è quindi il rischio che non ci sia né la pubblicità sui giornali, né una informazione completa per via elettronica. Sarebbe stato quindi saggio rinviare nel tempo la nuova forma di divulgazione di questi contenuti e proseguire con la pubblicazione sui giornali. Si rischia, con un sito che non dà le notizie necessarie in tempo reale, di avviare un contenzioso infinito su ogni bando di gara di un Comune, di un ente locale o di altre realtà. Io credo che le osservazioni degli editori e le comunicazioni dell’Anac, non possano essere ignorate. Invitiamo quindi il governo ad una riflessione complessiva sulla crisi e lo Stato dell’editoria. Forza Italia se ne farà comunque carico. Anche proponendo di destinare parte dei proventi delle nuove tasse a carico dei giganti della rete al sostegno dei giornali e dell’editoria nel suo complesso”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 8 febbraio 2024