“Sorprende l’ignoranza del presidente Anticorruzione Cantone che, esulando dall’incarico cui improvvidamente è stato designato, straparla su tutto e di tutti. Avendo fatto ahimè nel passato il magistrato, dovrebbe ben sapere che la legalizzazione della cannabis non intaccherebbe gli affari della criminalità, che incassa l’80 per cento dei proventi della droga smerciando ben altre sostanze stupefacenti. Lo sprovveduto Cantone dovrebbe andare a ripetizione dal ben più solido procuratore di Catanzaro, Gratteri, così imparerebbe che i tre quarti dei consumatori di cannabis sono minorenni. E che questi ultimi non potrebbero essere coinvolti in una vendita di Stato di cannabis, che perfino i più irresponsabili proponenti limitano come ipotesi ai maggiorenni. L’incompetenza di Cantone è devastante e allarmante. Come fa un uomo così impreparato e affetto da demagogia a combattere la corruzione? Anche quello è un male endemico ed allora Cantone, in analogia a quanto propone sulla droga, sosterrà la legalizzazione della bustarella? Nel gioco del doppio Cantone non sappiamo se sia meglio questo che dice sciocchezze o il fratello che faceva l’avvocato di Romeo”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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