“É emerso in maniera colossale, oggi in Commissione Antimafia, il conflitto di interesse tra il vicepresidente Cafiero De Raho e la vicenda Striano che stiamo esaminando. É stata letta, dal direttore della DIA, una lettera di encomi sperticati da parte dell’allora procuratore nazionale antimafia De Raho nei confronti del luogotenente Striano, definito con giudizi lusinghieri come persona leale, dedita al dovere ed encomiabile sotto ogni punto di vista. La nota del 2019 era a firma di Cafiero de Raho. Ed è emerso, anche in maniera evidente, quello che avevamo già sostenuto: Striano era stato distaccato a Reggio Calabria per seguire l’indagine Breakfast condotta dalla procura di Reggio Calabria, guidata allora dallo stesso Cafiero de Raho prima che approdasse alla Procura nazionale antimafia. E che la procura di Reggio Calabria abbia particolarmente insistito affinché Striano continuasse a rimanere a Reggio Calabria per lo svolgimento di questa indagine. Insomma, Cafiero De Raho incrocia Striano nella sua attività di procuratore di Reggio Calabria con il sostituto Lombardo, ed entrambi paiono stimarlo in maniera particolare, chiedendo la proroga del suo impegno a Reggio Calabria. Poi Cafiero De Raho, da procuratore nazionale antimafia, ne tesse le lodi in maniera sperticata con un documento che oggi è stato letto in Commissione e che quindi fa parte degli atti dell’Antimafia. Che altro deve accadere perché Cafiero De Raho, in un sussulto di dignità, si astenga dal partecipare ai lavori della Commissione Antimafia che concernono l’attività di Striano e, quindi, anche la sua attività di procuratore nazionale antimafia pro tempore? Noi insisteremo. La vicenda è oramai sotto gli occhi di tutti e non può essere più negata. Chi ha ascoltato l’audizione di oggi del direttore della DIA ha tratto conferme clamorose. A volte la dignità deve prevalere sulla sfrontatezza”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 25 marzo 2024