“L’Europa finalmente si muove sul versante difesa-sicurezza. L’apertura della von der Leyen ad un’esclusione sostanziale delle ulteriori spese della difesa dal rapporto deficit-Pil rappresenta una svolta storica. Non ci dobbiamo fare dettare l’agenda da fuori, ma abbiamo un’esigenza nostra di rafforzare i meccanismi di controllo e di difesa, basandoci, tra l’altro, sulle nostre professionalità e sulle nostre tecnologie. L’Italia aveva posto con forza questa esigenza ed il Partito Popolare se ne è fatto convinto interprete. Anche il Vicepresidente del Consiglio Tajani, nel suo ruolo di Ministro degli Affari Esteri e di esponente di punta del popolarismo europeo, da anni ha posto questa questione che oggi deve trovare una soluzione operativa ed immediata. La sinistra con demagogia diceva nel passato: ‘Svuotiamo gli arsenali e riempiamo i granai’. Ma per tenere i granai pieni, sfamare i popoli e difendere la libertà, la democrazia, bisogna avere gli arsenali pieni. Agli ucraini cosa abbiamo mandato? Encomi o armi? Per difendere la nostra sicurezza sul fronte del Mediterraneo di cosa abbiamo bisogno? Di navi o di comizi? Per fronteggiare il terrorismo vile dei palestinesi di Hamas, che ostentano i loro ostaggi ma si mostrano a volto coperto come conigli vigliacchi, di cosa abbiamo bisogno? Di missioni di pace militari, di tecnologie avanzate o di resa al terrorismo? La scelta che l’Europa si accinge a fare è figlia delle indicazioni che sono venute in questi anni con forza da Forza Italia e dal Partito popolare europeo. È una scelta di cui abbiamo bisogno e che dovrà essere declinata con immediatezza sull’incremento delle spese di difesa e di sicurezza del nostro Paese”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Roma 16 febbraio 2024