“Il 19 maggio del 1987 veniva ucciso in Mozambico Almerigo Grilz. Inviato di guerra, giornalista coraggioso fino al punto di morire mentre riprendeva scene di conflitti in prima linea, militante e dirigente politico autorevole e fondamentale della destra politica italiana. Almerigo è stato un grande amico per tanti di noi. Fu un innovatore. Cominciò con la grafica, con i fumetti, con i volantini e i manifesti scritti con uno stile indimenticabile. Passò poi ai video in Super 8, raccontandoci battaglie di libertà del Libano o dell’Afghanistan. Divenne un giornalista capace di riprendere quello che altri non mostravano. Fino al punto di sacrificare la sua vita per il modo coraggioso e sprezzante del pericolo con cui raccontava la storia del nostro tempo.
Sono passati trent’anni, ma ci manca ancora moltissimo. Per il suo carattere, per la sua forza, per la sua concretezza, per la sua lealtà. Militante coerente, sapeva però guardare avanti. Sia nella politica che nel modo di comunicare. Non c’erano internet e i social network ma sapeva imprimere scosse di modernità a tutto il mondo della destra.
Il giornalismo non gli ha tributato l’onore che avrebbe meritato allora e che merita oggi. Lo ricordiamo con lo stesso affetto, con la stessa amicizia, con lo stesso entusiasmo con cui abbiamo condiviso anni importanti della nostra gioventù. Ciao Almerigo!”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
Destra: con Almerigo Grilz giornalismo e politica hanno perso un grande innovatore
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