“La politica economica del governo Gentiloni e del Pd è totalmente fallimentare. FI contesta senza sconti gli atti del passato e quelli che si annunciano con la legge di bilancio. Gentiloni non si illuda. Domani supererà l’esame del Def al Senato, ma questo non gli farà crescere il consenso nel Paese. A Palazzo Madama, facendo la somma dei vari gruppi, 98 Pd, 24 Ap, 18 Autonomie, 16 Mdp e una quindicina filo governativi del gruppo Misto, ai quali vanno sommati un paio di Gal e i 14 di Ala, il governo conta su un’area quasi di 190 voti. Alcuni mancheranno, perché qualche gruppetto farà il suo ricattuccio dopo essersi assicurato che il documento verrà comunque approvato e ritirerà quindi i propri voti. Ma al di là dei tatticismi parlamentari, spesso fatti da gruppi che non hanno alcuna consistenza di consenso nel Paese, il Pd è in picchiata. E ogni sondaggio conferma che il centrodestra unito si prepara a tornare al governo. Pertanto, non sarà l’approvazione del documento di domani, ottenuta anche grazie ai voti di chi teme la perdita del seggio, a cambiare il quadro della situazione”.
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