“Hanno poco da esultare gli esponenti del Pd e del governo per l’esito del voto sulla nota di variazione del Def. Le cose sono andate come avevo anticipato al millimetro, numeri alla mano, in una dichiarazione un paio di giorni fa. Il governo poteva contare su un’area teorica di 187 voti e ne ha avuti 181. In questa prima votazione alcune truppe di transfughi arruolate nel centrodestra non si sono rivelate determinanti. Poi successivamente i voti sono diminuiti come avevo annunciato. Ma non c’era alcun rischio di non raggiungere i 160 voti richiesti nella votazione con quorum qualificato. In ogni caso ciò non cambia ne’ la natura sbagliata delle manovre economiche del governo, ne’ la debolezza del governo e dello schieramento politico che lo sostiene, che si unisce soltanto per la paura delle urne. Questa è la ragione che fa lievitare i numeri. Ma il giudizio popolare sul governo e sul Pd è impietoso. E i sondaggi lo dimostrano ogni giorno. Pertanto, chi canta vittoria tenga le ali abbassate perché presto troverà nelle urne la bocciatura della sinistra e la vittoria del centrodestra. Quando voterà il popolo e non prevarranno alchimie e piccoli interessi di bottega si vedrà che l’aria è cambiata”
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