“Ha ragione il capo della Polizia, Gabrielli, quando invita alla massima cautela nella discussione della legge sulla tortura. Un conto è recepire convenzioni internazionali, un altro è fare norme da vendetta dei sessantottini per paralizzare l’azione di carabinieri e polizia. Abbiamo bloccato questa discussione proprio per le scelte scellerate fatte da grillini e Pd che avevano trasformato il testo in maniera da colpire fortemente chi indossa una divisa. Le preoccupazioni del capo della Polizia sono quindi più che giustificate. Consentiremo la prosecuzione della discussione solo a fronte di cambiamenti chiari e significativi che consentano di combattere gli abusi ma evitino la persecuzione gratuita delle forze di polizia. Bisognerà anche introdurre delle garanzie affinché chi, appartenente alle forze di sicurezza, dovesse essere denunciato e poi assolto, si veda rimborsate le spese di assistenza legale”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
Share this post