“Sulla rete telefonica, che tutti utilizziamo, viaggiano i messaggi dei giganti della rete senza che questi paghino niente. Quando noi andiamo in autostrada paghiamo il pedaggio. I giganti della rete, invece, per andare sull’autostrada della comunicazione telefonica non pagano nulla. Io credo che Bezos, Zuckerberg e gli altri debbano pagare. Perciò oggi ritiro una serie di emendamenti a mia prima firma, ma ci tornerò e la prossima volta non li ritirerò. So che il ministro Urso è favorevole a questa misura e lo ringrazio. E’ una misura pro concorrenza, altrimenti noi facciamo la legge per la concorrenza, inseriamo il bagnino o il commercio ambulante perché senza penalizzare questi soggetti sembra che per l’Europa la concorrenza non sia tutelata, e poi consentiamo ai giganti della rete di non pagare l’uso della rete telefonica”. Lo ha detto il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri annunciando in Aula il ritiro dei suoi emendamenti al ddl Concorrenza. “Il governo di centrodestra sta molto combattendo l’evasione fiscale, le entrate fiscali sono cresciute a dismisura, con un record del governo Meloni che nessun governo precedente ha raggiunto. Ma c’è ancora molto da combattere, soprattutto rispetto a realtà come Meta, Google e Facebook. Proprio nei giorni scorsi, a Milano, la Procura della Repubblica ha contestato a Meta un’evasione fiscale pari a 887 milioni. Noi abbiamo un sistema iniquo per cui il commerciante all’angolo paga il 40% di tasse o forse di più e Amazon ne paga il 2%. Questa impunità fiscale dei giganti della rete è intollerabile”, ha concluso.
Roma 12 dicembre 2024