“Tutti hanno strepitato per quanto è avvenuto in Sicilia nei giorni scorsi, di fronte a frasi in effetti apparse brusche, ma a fatti che vanno valutati nella loro drammatica oggettività. Si accusa l’ex assessore Razza di aver chiesto di attribuire i decessi avvenuti per Covid nell’isola ai giorni in cui sono effettivamente avvenuti. Senza fare quello che anche ieri hanno fatto autorità nazionali sanitarie, diffondendo una cifra allarmante, 627 vittime. È questo il numero del tragico bilancio quotidiano diffuso ieri. Con un andamento ben diverso rispetto a sabato 3/4, vigilia di Pasqua, con 376 vittime comunicate. Domenica 4/4, Pasqua, le vittime comunicate sono state 326.
Lunedì 5/4, Pasquetta, le morti per sarebbero state 296, secondo le note ufficiali, salendo a 421 nel giorno di martedì 6/6. Poi ieri un numero ben più alto, appunto 627. Ovvio, come si riconosce pubblicamente, che la crescita del numero delle vittime rispetto ai giorni precedenti (certamente con una comunicazione rallentata dalla minore attività dei vari uffici a causa della ricorrenza pasquale) è dovuta a decessi avvenuti nei giorni precedenti e attribuiti burocraticamente alla giornata di ieri. Quindi il dato è oggettivamente ‘falso’, se considerato riferito alle morti avvenute mercoledì. Ma nessuno si indigna o indaga. Si possono riprovare brusche espressioni gergali che tanti usano al telefono. Ma ho l’impressione che Razza volesse diffondere dati veri riferiti ai giorni esatti dei decessi. Mentre anche ieri le autorità nazionali hanno attribuito a un unico giorno tragici eventi verificatisi prima e ‘cumulati’ nella comunicazione che scandisce tristemente i nostri giorni”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 8 Aprile 2021