“La chiusura del Cocoricò a Rimini è ampiamente giustificata. Bisognerebbe quantomeno aver letto le cronache giornalistiche per vedere come gli atti contengano una serie di motivazioni gravissime. È probabile che in sede di ricorsi la sanzione possa essere rivista nella sua entità e nella durata ma è salutare l’azione della questura di Rimini che, partendo da fatti e non da opinioni, ha messo in evidenza come il problema della diffusione di droga in certi locali abbia assunto dimensioni ciclopiche ed allarmanti. Mi sono pubblicamente confrontato con i gestori del Cocoricò in una trasmissione televisiva e voglio credere nel loro impegno per contenere la diffusione di droghe. Sono ben consapevole che la questione ricade sulle spalle dello Stato e delle autorità e che ogni tipo di eccesso e di dipendenza vada combattuto. Però credo che l’azione della questura di Rimini sia decisamente motivata e debba essere sostenuta da tutti coloro che vogliono combattere l’attività degli spacciatori. Nessuno criminalizza le discoteche o i locali di intrattenimento in quanto tali. Però è evidente che gli spacciatori sono più attratti da realtà di questo tipo che dal centro anziani di Val Melania o da un supermercato di periferia”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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