“I rapporti con la Cina sono una questione di ‘realpolitik’. È una realtà che non può certo essere ignorata e con la quale bisogna avere rapporti per le dimensioni del mercato e per la presenza dei loro prodotti sui nostri mercati. A suo tempo il governo Conte, con la sottoscrizione degli accordi denominati della ‘Via della Seta’, realizzò un’autentica subordinazione dell’Italia alla Cina. C’è ancora da capire il ruolo di qualche esponente di governo, che insieme a Conte a Di Maio partecipò a quelle inquietanti vicende. Bene ha fatto l’attuale governo di centrodestra a cancellare gli accordi della ‘Via della Seta’ e ad affrontare con realismo i rapporti con la Cina. È quello che sta avvenendo in questi giorni. E nel dialogo con la Cina non bisogna dimenticare una serie di questioni. Il mancato rispetto dei diritti umani da parte del governo cinese, che è sostanzialmente una dittatura comunista, che detiene il potere senza alcuna forma di consultazione popolare. In Cina anche i diritti prioritari sono negati ed è questione che la comunità internazionale prima o poi dovrà affrontare. C’è il problema ambientale. La Cina è il più grande inquinatore del pianeta e non può sottrarsi ai suoi doveri. Noi imponiamo limiti di ogni genere anche all’ultimo condominio. La Cina devasta il pianeta con la sua capacità di inquinamento senza limiti. Ci sono poi problemi sanitari che sono emersi, in maniera drammatica, ai tempi dell’epidemia del Covid, non a caso partita dalla Cina. Insomma con i cinesi bisogna discutere molto. Di economia, di affari, ma anche arginando la concorrenza sleale. E in questo l’Italia sarà molto attenta. Il dumping, la clonazione di prodotti e di marchi, molte questioni sono presenti nell’agenda. Con la Cina, insomma, per realpolitik bisogna avere a che fare. Ma bisogna ricordarsi che la Cina, il più delle volte, è un problema per il pianeta, non una soluzione”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri
Roma 30 luglio 2024