“Forse sarà utile ricordare ai fautori, soltanto a parole, dell’unità del centrodestra, ai mediatori, che non mediano nulla, che la differenza nel secondo turno tra l’apparentamento e il non apparentamento è sostanziale. Perché sulla scheda, accanto al nome del candidato sindaco appaiono i simboli di tutte le liste che lo sostengono. Pertanto gli elettori, già distratti e poco propensi alla partecipazione, soprattutto al ballottaggio, verrebbero incoraggiati dal trovare sulla scheda il simbolo che hanno votato al primo turno a sostegno di un sindaco che non è arrivato allo scontro finale. Forse a qualcuno sfugge questo “piccolo” particolare. Tutt’altro che irrilevante in realtà. Forse pensano che tutti gli elettori siano degli accaniti politologi, intenti a seguire astrusi dibattiti su questa o quella formula politica. Non è così. Già è una fatica convincere i cittadini ad andare al seggio. Fargli vedere i simboli ben impressi uniti uno accanto all’altro sulla scheda, li aiuterebbe a fare scelte sagge. Ma qualcuno forse non lo sa neanche. La verità è che ci vorrebbe un ulteriore vaccino in Italia, una buona dose di “Berlusconina”, il salvifico ‘vaccino’ che spinge all’unità del centrodestra. Berlusconi l’ha predicata, praticata e attuata in molte occasioni questa scelta. Anche a volte accettando accordi che in teoria poteva rifiutare. Ma la saggezza è quella di tenere unita una vasta area. Pertanto una dose di ‘Berlusconina’ fa bene a tutti e allunga la vita di un centrodestra unito”.
Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri responsabile Enti Locali di Forza Italia